Se ne parla da tempo (anche su questo blog) e finalmente ci siamo. Oggi si è tenuta la conferenza stampa di presentazione di SPID, il nuovo sistema unico di identità digitale.
Se fino ad oggi eravamo abituati ad utilizzare delle credenziali diverse su ciascun servizio online, con lo SPID, avremo un PIN unico che permetterà ai cittadini di accedere ai servizi online di tutta la Pubblica Amministrazione e dei privati.

Le prime identità saranno disponibili dal 15 marzo e, stando al comunicato di AgID, entro giugno 2016 saranno oltre 600 i servizi disponibili tramite SPID.

Che cos’è lo SPID?

Come abbiamo già avuto modo di vede lo SPID: un’unica identità che andrà a sostituire le tante credenziali che quotidianamente utilizziamo per accedere ai servizi online di PA e imprese (ad esempio le banche).
Un nome utente e una password, quindi. Quest’ultima dovrà soddisfare dei requisiti minimi di sicurezza: minimo 8 caratteri, dovrà contenere almeno un numero e un simbolo speciali (#, $, %), sia lettere maiuscole che minuscole. Ovviamente, il gestore dell’identità darà tutte le informazioni a riguardao.

I 3 livelli di sicurezza

Lo SPID ha 3 livelli di sicurezza, in base alla tipologia di servizio al quale si vuole accedere:

  1. Primo livello: autenticazione tramite ID e password stabilite dall’utente
  2. Secondo livello: autenticazione tramite password + generazione di una OTP (One Time Password) inviata all’utente
  3. Terzo livello: autenticazione tramite password + smartcard

spid - livelli di sicurezza

Come richiedere lo SPID?

La richiesta dello SPID va fatta ad uno dei tre gestori (detti anche Identity Provider) accreditati da Agenzia per l’Italia digitale: Poste, Telecom Italia e InfoCert. In fase di richiesta, vanno forniti i dati anagrafici: nome, cognome, sesso, luogo e data di nascita, codice fiscale, documento di identità, email, numero di cellulare. Il gestore verificherà l’identità del richiedente e, una volta che la richiesta è andata a buon fine, fornirà il

I 3 gestori accreditati

Dando uno sguardo ai siti dei 3 gestori per rilasciare lo SPID, vediamo che Poste Italiane utilizzerà PosteID, l’app già in uso per altri servizi.
Anche Infocert ha sviluppato una sua app, Infocert ID che consente l’autenticazione di livello 1 e livello 2
Discorso analogo per Telecom Italia, che per la gestione dell’identità digitale ha sviluppato TIM id.

Quali sono i vantaggi?

Come riportato nella presentazione sul sito ufficiale dello SPID, sono 3 i vantaggi principali del sistema unico di identità digitale:

  • Semplificazione
    Un unico login per accedere ai servizi, PA e imprese non dovranno gestire la fase di autenticazione utenti
  • Sicurezza
    Protezione dei dati, nessuna banca dati centralizzata, nessuna profilazione dell’utente
  • Risparmio
    Scompaiono gli oneri per la conservazione dei dati

E’ possibile reperire altre informazioni sul sito ufficiali spid.gov.it