Il Processo Telematico è obbligatorio dal 30 giugno scorso per tutti gli atti delle procedure civili iniziate dal primo luglio 2014.

Dal 1 gennaio 2015 l’obbligatorietà del deposito telematico si è estesa anche a tutti gli atti che nascono durante il processo (cosiddetti ‘atti endoprocessuali’). Tale obbligatorietà si estenderà anche alle Corti di appello a decorrere dal 30 giugno 2015.

A pochi mesi dall’introduzione del Processo Civile Telematico (PCT) il ministero della Giustizia ha diffuso i primi dati. E i numeri sono incoraggianti.

I dati in possesso del Ministero riferiti al 30 novembre 2014 (i dati al 30 dicembre non sono ancora consolidati lo saranno nei prossimi giorni) sono eloquenti: in un anno l’aumento degli atti civili digitali è stato pari al 494%. Mentre i provvedimenti digitali depositati dai magistrati hanno registrato un +186% rispetto a novembre 2013.

Anche la durata del procedimento risulta sensibilmente ridotta. Nella rilevazione statistica condotta in 5 distretti (Ancona, Catania, Milano, Roma e Torino) la media dei giorni di emissione di un decreto ingiuntivo è drasticamente diminuita rispetto all’anno precedente: si è di fatto dimezzata.

Processo Telematico Dati

E’ notevole inoltre il risparmio di spesa stimato negli ultimi 12 mesi (novembre 2013-novembre 2014) di circa 43 milioni di euro grazie alle comunicazioni telematiche.

Il calcolo è effettuato sul costo medio stimato di € 7,00 a comunicazione tradizionale tramite ufficiale giudiziario, prudenzialmente moltiplicato per la metà delle comunicazioni elettroniche effettivamente consegnate (totale = 12.256.156: 2 = 6.128.078 x €. 7,00 = € 42.896.546,00).

A tale risparmio possiamo aggiungere il risparmio di tempo per gli utenti esterni nel reperire le informazioni e i dati necessari 24 ore su 24 ed, inoltre, il risparmio per le cancellerie che possono spostare risorse a supporto dell’attività del giudice.

Le distanze geografiche si riducono: per alcune attività non è più necessario recarsi materialmente in tribunali. E in questo modo i professionisti possono usufruire di un considerevole risparmio di tempo.

Considerevole è anche il numero degli utenti che in questi mesi ha iniziato a usare i servizi telematici: si è registrato un +83% rispetto a luglio 2014.

Questi i prossimi passaggi del PCT verso l’integrale informatizzazione del procedimento:

  • dal 31 marzo 2015 entreranno in vigore le iscrizioni a ruolo telematiche del pignoramento per le cause di esecuzione forzata;
  • dal 30 giugno 2015 anche le corti di appello si allineeranno all’obbligatorietà del telematico integrale per gli atti endoprocessuali.