Frodi con carte di pagamento. E’ online il report 2015 del Ministero dell’Economia e delle Finanze con il contributo del nostro CISO Pierluigi Paganini

Quest’anno Pierluigi Paganini, CISO di Bit4Id, ha collaborato con il Ministero dell’Economia e delle Finanze per la stesura del Rapporto statistico sulle frodi con le carte di pagamento No. 5/2015 prodotto dall’Ufficio Centrale Antifrode dei Mezzi di Pagamento (UCAMP). Nello specifico il contributo ha riguardato un’approfondita analisi dei principali Black Market nel Dark web per descrivere le dinamiche relative alle transazioni non riconosciute (frodi).

Transazioni non riconosciute

Nel 2014, con riferimento alle carte emesse in Italia, il numero delle transazioni non riconosciute è aumentato in termini assoluti (dallo 0,0118% allo 0,0131%), mentre il loro valore è diminuito rispetto al totale dei pagamenti genuini mediante carta (dallo 0,0195% allo 0,0189%). Nel 2014 il totale dei pagamenti genuini, sia in termini di valore che di numero, è aumentato rispettivamente del 4% e del 6 (dato che conferma anche la tendenza di un utilizzo sempre più frequente di strumenti di pagamento alternativi al contante).

Il valore delle frodi è aumentato del 5%, mentre il numero è cresciuto fino ad arrivare al 20%, con una riduzione del valore medio della singola transazione (da 177 € a 151 €). Si tratta di un trend già riscontrato nel 2013, dal quale è possibile ipotizzare che siamo di fronte ad un nuovo modus operandi dei criminali che preferiscono frammentare e moltiplicare la transazioni per non essere notati e destare sospetti.

Report 2015 del MEF sulle frodi con carte di pagamento
Figura 1: Incidenza e frodato in termini di valore e numero, serie storica

Analizzando la serie storica 2009-2014, il fenomeno appare sotto controllo, tuttavia, osservando gli ultimi due anni, è possibile notare una crescita significativa nel numero delle frodi e, parallelamente, un ruolo crescente di Internet come contesto per queste attività.
Per ciò che riguarda i canali di pagamento più utilizzati per finalità di frode, a fronte di una crescita di Internet si registra una flessione per POS e prelievi su ATM. Diminuisce, poi, il valore medio della singola transazione.

Internet, un canale privilegiato per le frodi

Report 2015 del MEF sulle frodi con carte di pagamento
Figura 2: Numero standardizzato di frodi su Internet, estero/Italia

Aumentano, quindi, le frodi che vedono Internet come contesto d’azione privilegiato (+11% in termini di incidenza valore e +30% come valore frodato). Dal 2011 il numero di transazioni non riconosciute online si è più che triplicato e attualmente rappresenta la metà del numero complessivo di transazioni fraudolente. Il fenomeno è diffuso principalmente all’estero.
Nel 2014 l’aumento in termini di numero di transazioni non riconosciute su internet è superiore al 60%. Diminuiscono, invece, le frodi tramite POS e ATM, sia come numero che come valore.

La mappa in basso mostra la distribuzione geografica delle frodi tramite POS e Internet nel 2014:

Report 2015 del MEF sulle frodi con carte di pagamento
Il Rapporto annuale del MEF sulle frodi con carte di pagamento è sempre di notevole interesse per i dati, i casi di studio e la quantità di informazioni che vengono fornite. Quest’anno, però, vi è una novità: uno studio delle attività fraudolente attraverso il dark web.
Per tutto l’anno 2014 gli esperti hanno osservato i principali black market, monitorando i cambiamenti nelle offerte di prodotti e servizi per un’ampia gamma di attività illegali.
Si è potuto constatare che il prezzo dei dati delle carte di credito è andato riducendosi nel tempo. Tale flessione sembra essere imputabile agli innumerevoli incidenti e ai relativi furti di dati di centinaia di milioni di carte in tutto il mondo.

 

Report 2015 del MEF sulle frodi con carte di pagamento

 

Siamo convinti che il report del ministero possa rappresentare un’utile lettura non solo per gli addetti ai lavori ma anche per tutti coloro che vogliono saperne di più sul fenomeno delle frodi con carte di pagamento.